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Roberto Van Heugten

Roberto Van Heugten, scrittore emergente con molte pubblicazioni all’attivo, scrive di gioco sulle pagine di Italy4golf, nella rubrica “Lost balls in Italy”.
La narrazione è differente: nelle sue pagine si parla infatti di sport, ma soprattutto di territori e ospitalità.

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Gita di puro piacere all’Argentario Golf Resort & Spa

LOST BALLS IN ITALY – DI ROBERTO VAN HEUGTEN

Conosco la Toscana. Ci ho vissuto, tanto tempo fa, ci ho viaggiato molte volte per lavoro e per svago, percorrendo in lungo e in largo le strade del Chianti, della Val d’Orcia, della Versilia e delle Alpi Apuane, per citare solo alcune delle meraviglie che in questa regione è possibile trovare.

Ma è in Maremma che il cuore mi impone ogni volta un ritorno. In questa terra antica, mossa da interminabili catene di colline che digradano lentamente verso le coste del Mar Tirreno, l’animo si apre.

Gli abitanti di questa terra sono ospitali, ma non facili, tuttavia sono generosi. Il loro legame con la natura, la storia e la bellezza di tradizioni antichissime regala al visitatore paesi e paesaggi unici al mondo. Come uniche e indimenticabili sono le molteplici interpretazioni della cucina e del bere, ricette e vinificazioni che vengono dalla notte dei tempi e rappresentano, a ogni cambio di prospettiva, il meglio dell’amicizia dell’uomo con un’agricoltura sana e genuina.

La Maremma ha in più un pregio, rispetto ad altre interpretazioni del territorio: riesce a donare perle di eccellenza perfino all’esigente turista di golf.

Si tratta quindi di una regione ancora più unica, e merita anche da parte mia l’appellativo di perfetta destinazione golfistica, forte di un gruppo di strutture ricettive e sportive di elevato valore.

Approfittando di un periodo particolarmente favorevole, qualche tempo fa ho dedicato tre giorni a queste terre, con la sacca da golf nel baule, stabilendo il “campo base” all’Argentario Golf & Resort.

Due parole sulla posizione geografica.

Il monte che ospita le due località principali, Porto Santo Stefano e Porto Ercole, e appunto il resort destinazione del mio viaggio, è un’isola che si è unita alla terraferma per mezzo di due tomboli, accumuli naturali di detriti formatisi nei secoli.

Argentario Golf si trova sul versante di penisola rivolto verso la regione interna, ed è quindi in posizione protetta rispetto al mare aperto.

Provenendo dalla Statale Aurelia, si attraversa la cittadina di Orbetello e poi ci si avventura attraverso la laguna.

Quella sera ero stanco. Partito la mattina presto dal mio lago di Garda, lungo il viaggio mi ero concesso 18 buche in un golf interessante, il Saturnia, ma questa è una storia che racconterò altrove.

Arrivato a destinazione che ormai era buio, l’Argentario mi ha accolto con giochi di luce e fontane, un elegante allestimento per l’ingresso. Prima di lasciare l’auto e varcare la soglia, ho lanciato un’occhiata nella penombra, scorgendo la sagoma della clubhouse e della copertura del campo pratica. È tutto così comodo, e vicino!

Ragazzi, da quel momento mi sono sentito veramente un turista a cinque stelle. Dal primo passo nell’hotel fino all’arrivo in camera sono stato accolto al top!

La sacca con i ferri, lasciata all’ingresso, è sparita nel nulla, portata chissà dove da un giovane che a domanda ha tranquillamente risposto: “Non si preoccupi, fa parte del servizio. La ritroverà domani”. Simpatico, cortese nel suo essere misterioso, riguardo alla mia attrezzatura.

Ricordo di aver subito pensato che era finalmente arrivato il momento di concedersi un pacchetto di coccole e vizi, ché tutto sommato un po’ me lo meritavo :-)

Corso giù in sala, visto che era vicino l’orario di chiusura delle cucine, e consumata un’ottima cena, rigorosamente a base carne e Morellino di Scansano che a me piace assai, venne il momento del giusto riposo, in una camera spaziosa, accogliente e fornita di ogni possibile accessorio.

Noterete che ho fatto cenno all’essere “sceso” al ristorante. Certo, poi sono “sceso” nella zona camere. Mi colpì allora la progettazione della struttura, disegnata lungo il versante di collina che scende verso il campo da golf, fino a raggiungere l’immenso piano dell’area wellness.

La costruzione è quindi realizzata con l’obiettivo di renderla poco impattante rispetto al circondario.

La mattina seguente, dopo aver passato una tranquillissima notte, uscii in terrazza a osservare un fantastico panorama. Verde ovunque, colline di fronte e golf a lato, sole già alto e azzurro sullo sfondo. La posa ideale per un quadro, che meraviglia!

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Ma mi aspettavano diciotto buche, bando alle foto, era ora di andare. E così, dopo un’abbondante colazione a buffet, pronti-via!

Spostato gli arti e la mente verso la clubhouse, ritrovai finalmente la mia sacca, già montata su un cart pronto per il giro (niente paura, lo avevo prenotato :-), dopodiché saluti di rito in segreteria e via-che-si-va.

Campo pratica – poco, as usual – e tee della 1 al golf!

Argentario golf è un 18 buche par 71 di circa 6.200 metri.

Abbina ad alcuni punti in cui può essere definito un links, grazie alla presenza di dune e macchia mediterranea con visuale sulla laguna di Orbetello (buche 2 e 3, ad esempio), sequenze di buche parkland, costeggiate da bosco e punteggiate da alberi ad alto fusto anche in pieno fairway (dalla 11 alla 15).

Le buche 11, 16 e 17 ospitano una ricca piantagione di ulivi, mentre la 18, che come la 9 si conclude nei pressi dell’hotel, è resa difficile da numerosi bunker, un dogleg secco a destra attraverso un bosco ad alto fusto e un canale che costeggia il lato destro della seconda parte. Un finale ad alta tensione, insomma.

I pendii sono importanti solo all’inizio del percorso; successivamente si pratica su declivi più dolci, e con le temperature di mezza stagione il campo è perfettamente giocabile.

Durante il gioco si fanno incontri importanti.

No, non con persone. Con piante e animali, puntualmente segnalati da tabelle distribuite lungo il percorso. Queste illustrano il fatto che Argentario golf è abitato da molta fauna selvatica e confermano la convivenza in armonia di natura e umani.

Il giro purtroppo volò. Complice un’inaspettata qualità di gioco, le ore trascorsero veloci, con le buche che sfilavano veloci nella loro ritmata sequenza. Nota di redazione: per me le più belle sono 2-3-9-11-16. Giocatevele al lotto, e se andrete all’Argentario fatemi sapere se la pensate come me.

Io nel frattempo me ne andai in sauna, facendo un delizioso percorso wellness prima di lanciarmi alla conquista della costa.

Giusto il tempo di prendere l’auto e andare a visitare Porto Ercole e Porto Santo Stefano, borgo storico e ricco di cultura il primo, cittadina dinamica e punto d’attracco di traghetti, pescherecci e grandi natanti la seconda, e arrivò la seconda sera.

Girare su e giù per monte Argentario fa scoprire scorci di rara bellezza paesaggistica. Non è difficile comprendere perché questi luoghi sono spesso meta di un turismo facoltoso e alla ricerca di bellezza e benessere.

La seconda ottima cena al Dama Dama – il ristorante dell’hotel – ha portato a termine una giornata intensa, e purtroppo la mattina successiva è arrivata in fretta, insieme ai saluti e alla promessa di ripetere presto un’esperienza che ho trovato unica.

Cosa può fare il turista di golf all’Argentario:

Per quanto raccontato mi sento di suggerire Argentario come punto di approdo di una vacanza all’insegna del golf giocato in loco e comodo per raggiungere gli altri percorsi presenti nel territorio, tutti di alto livello.

In circa un’ora di viaggio è infatti possibile giocare un golf di qualità nei campi di Punta Ala, Saturnia e Gavorrano (il Pelagone), rimanendo in Maremma e riuscendo quindi ad alternare diversi scenari, marini e collinari, godendo ovunque di un clima sempre favorevole al golf. Recentissimamente si è aggiunto un diciotto buche a Follonica, sempre quindi nei dintorni. Un’ottima scusa per ripetere quanto prima un viaggetto simile a quello raccontato, se possibile un po’ più lungo!

Cosa può fare il turista-turista all’Argentario:

Beh, il connubio mare-Maremma è famoso. Si può alternare la vacanza marina di spiaggia con interessanti percorsi nell’entroterra. Solo a titolo di esempio, una delle numerose località meravigliose dell’interno, Massa Marittima, presenta tante di quelle opportunità di soggiorno e nutrizione da lasciare a bocca aperta (e pancia deliziosamente piena).

Se decidete di raggiungere la Maremma, non dimenticate di lasciare spazio nel baule, da riempire con scorte gustose di prodotti locali. Alla fine mi ringrazierete per il suggerimento, e metterete un chiodino sulla carta geografica per ricordarvi che qui si può solo tornare!

Roberto Van Heugten
Italy4golf Italian Ambassador
buonavita.me

images courtesy of https://www.argentariogolfresortspa.it/

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