Franciacorta – vino di qualità e turismo accorto per uno sviluppo sostenibile
Poco conosciuta a livello nazionale e praticamente sconosciuta nel resto del mondo, la Franciacorta è una zona collinare situata tra Brescia e il versante meridionale del Lago d’Iseo nota agli amanti del vino Franciacorta, appunto.
Questo territorio è, infatti, caratterizzato da una grande concentrazione di aziende vitivinicole che si sono distinte per la produzione di spumante metodo classico (cioè con rifermentazione in bottiglia) di altissima qualità e disponibile nelle tre versioni bianco, rosé e satèn.
Tra le cantine di produzione più celebri si annoverano Ca’ del Bosco, Bellavista, Ferghettina, Contadi Castaldi, Antica Fratta, Bersi Serlini, Barone Pizzini, Berlucchi, La Montina ma ve ne sono davvero molte altre. Non va inoltre trascurata la produzione di vini rossi (dal 2008 denominati “Curtefranca”), sebbene certamente meno richiesti e apprezzati rispetto a bianchi.
Il territorio della Franciacorta era anticamente cosparso di boschi, la trasformazione a vigneti appartiene alla storia recente, all’incirca metà del secolo scorso, nonostante vi siano ritrovamenti di vinaccioli di epoca preistorica e non manchino le testimonianze di autori classici quali ad esempio Plinio e Virgilio che ne documentano la coltivazione anche in epoca romana.
Il processo di trasformazione a metà ‘900 che ha portato alla grande diffusione di vigneti e cantine è avvenuto sotto il rigido controllo degli enti locali, al fine di salvaguardare l’aspetto paesaggistico e storico-culturale della Franciacorta che è, infatti, disseminata di strutture architettoniche di rilievo: monasteri, chiese, abbazie, ville, castelli medioevali indicano il passaggio di diverse culture nei secoli.
La prossimità del Lago d’Iseo, storicamente un lago per il turismo d’élite che oggi si sta aprendo sempre più a pubblici meno esclusivi e si sta facendo notare nel mondo con operazioni di grande richiamo (quali ad esempio il progetto The Floating Piers dell’artista contemporaneo Christo, ma anche la candidatura a European Best Destination 2019 di Monte Isola), la rende una zona in grande fermento.
Si aggiunga il grande sviluppo infrastrutturale della regione, oggi collegata da due importanti autostrade (A4 e A35), dalla linea ferroviaria, dal vicino aeroporto bergamasco di Orio al Serio, nonché la vicinanza con le due importanti città di Bergamo e Brescia, anch’esse contraddistinte da un felice momento di crescita e significativo sviluppo.
La Franciacorta si sta così ritagliando un proprio spazio nel panorama del turismo internazionale quale meta non certamente di massa, ma al contempo non esclusiva, ricca di gemme nascoste e di bellezze naturali, di cultura enogastronomica (molteplici i ristoranti stellati Michelin) e di percorsi per il benessere del corpo e della mente (tra golf, ciclismo, trekking, nordic walking…).
Il suo essere stata un territorio di nicchia per molto tempo, ha permesso alla Franciacorta un’ottima conservazione e un progresso organico, che ne ha saputo mantenere e valorizzare la bellezza senza aggravarla di un turismo intensivo, spesso tanto redditizio quanto dannoso.
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