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Sean in Italy

Ed è stata una vacanza speciale.

Mettetevi comodi in poltrona, questo è un racconto che merita di essere gustato, più che letto.

State per assaggiare la ricetta del golf trip ideale, la lista degli ingredienti è semplice ma la composizione di questo delizioso piatto di sport e benessere vi lascerà stupefatti.

Prendete tre campi da golf di livello premium: uno del terzo millennio, uno storico e uno ricercatissimo (inteso come cercato su Google). Aggiungete un protagonista delle bollicine di Franciacorta e un emergente dei vini di Valtènesi; scegliete quattro ristoranti di diverse vocazioni dove cenare e un resort accogliente per i pernotti.

Identificate tra i vostri colleghi carrellanti – e non – chi può mescolare con sapienza e mentalità organizzativa tutto quel bendidìo e otterrete: FamTrip con Sean.

Per la composizione del goloso piatto, partirò dal fondo, dagli amici di Italy4Golf e il loro sportivissimo ospite, Sean Coyle – founder&host di Southport Coast Championship nonchè Ambassador in UK di Italy4Golf.

Alberto Genovesi e Mario Taglietti, soci e coordinatori del tour designer bresciano, Roberto Van Heugten e gli assistenti Francesca Taglietti al supporto social media e Alessandro Mauri alla realizzazione di immagini e hosting, hanno messo in opera per l’occasione una delle golf experience incluse tra le proposte turistiche più affascinanti.

Si tratta di un tour di circa una settimana che include alcune pause enogastronomiche e culturali, materie queste che abbondano intorno alle sponde dei laghi Garda e Iseo, e che prevede una visita alla città di Verona in quanto capitale culturale del territorio – ma anche Brescia e Mantova non scherzano, possibili varianti di perlage e affinamento del nostro tour.

Per cominciare abbiamo impostato l’attività golfistica, prenotando greenfee da 18 buche presso Chervò San Vigilio, Franciacorta GC e Garda Golf CC. Stringendo in un abbraccio ideale l’intera sponda sud del Lago di Garda e allungando una mano verso l’Iseo e la Franciacorta, siamo riusciti a scatenare legni e ferri sui migliori circuiti della zona, tutti inclusi nei primi posti della classifica italiana pubblicata sul famoso Golfer’s choice di Leading Courses.

In questo modo, il lunedì pomeriggio ci ha visti impegnati a “combattere” contro gli spaziosi fairways del Chervo San Vigilio, mentre martedì e mercoledì sono stati sceneggiati tra le ombrose piantumazioni e le acque interne di Franciacorta e Gardagolf.

Nel primo campo, conosciuto per il design moderno, a tratti simile a un links che però mette alla prova i giocatori lunghi, ospiti e organizzatori hanno “scaldato i motori”, approfittando delle distanze consentite da un percorso divertente ma anche impegnativo.

La seconda giornata ha invece messo a dura prova le capacità tecniche, dato che sulle 18 di Brut e Rosè del Franciacorta non c’è da distrarsi nemmeno un minuto, se non per ammirare i colori e immergersi negli scenari veramente unici di un golf spettacolare.

Il mercoledì ha visto un sogno prendere forma e diventare realtà.

Dal primo teeshot sul percorso rosso di Gardagolf – Open d’Italia 2018 – fino all’ultimo putt sul bianco, l’anfiteatro morenico, il cielo, la brezza e un campo in condizioni da torneo hanno deliziato i giocatori salutando la loro performance, diventata via via più divertente e sicura.

Un plauso va concesso all’accoglienza ricevuta in ciascun golf club, segno che le proposte di Italy4golf, finalmente uscite dal limbo generato dalla prolungata pausa pandemica, sono destinate a lasciare il segno nelle segreterie dei circoli interessati. Ottima partenza, quindi!

Tante fatiche meritano ristoro. E allora via al capitolo ristoranti, colonna portante della proposta Italy4golf, preparata in collaborazione con Patrizia Marazzi, sommelier, Wset3 e accompagnatore turistico. Profonda conoscitrice del territorio gardesano, Patrizia è appassionata di turismo slow, e nel ruolo di Local Wine Guide propone con piacere esperienze a misura di wine lover lenti che amano indugiare davanti al calice in buona compagnia, ma anche esplorare il territorio a piedi appena si presenta l’opportunità.

La prima sera, dedicata alle ricette tradizionali lombarde basate su carni e formaggi, è trascorsa nella pace e nella frescura offerte da un campo di ulivi circondato da verdissimi vigneti. La luna piena – quasi, come correttamente sottolineato al momento del caffè – a illuminare una porzione di campagna di Lugana, con la torre di San Martino da un lato a controllare il territorio e le luci del vicino Chervò a ricordare che poche ore prima eravamo lì a divertirci. “L’Acino”, spazio conviviale del resort Almavite a Desenzano del Garda, si è rivelato ottimo ristorante con una carta ideale per ben figurare; avendolo approcciato nel corso di una FamTrip, possiamo dire tutti insieme: confermato!

E non è finita qui……

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